Sogni

Nome attuale: Sogni
Nome originale: Bagni

Città: Tresigallo (FE)
Indirizzo: via Del Lavoro n. 4

Anno di realizzazione: 1936
Progettista:
Committenza: pubblica
Stile architettonico: Razionalismo

Interno visitabile: si
Note: l’edificio Sogni è inserito in un percorso dedicato in questa guida
vincolo di Soprintendenza – rilevanza storico artistica

L’edificio SOGNI è uno degli immobili più iconici di Tresigallo. La semplice struttura Razionalista lo presenta libero da ornamenti superflui e da vane aspettative. La fama nazionale che oggi ha raggiunto il piccolo affascinante edificio la si deve sostanzialmente al nome e al colore azzurro delle pareti esterne. Fu una geniale intuizione che maturò nell’anno 2000 quando fu sottoposto ad un attento restauro filologico.

L’edificio “Bagni” fu poi denominato “Sogni”. Immagine collocabile nell’immediato dopoguerra.

In origine la scritta sul fronte stradale era BAGNI. Quella era infatti la sua destinazione di progetto. La struttura, costruita contemporaneamente alla “Casa della GIL”, ne fu l’elemento complementare. Il piazzale esterno era il luogo dei raduni dei Balilla e delle parate in camicia nera e la costruzione, con spogliatoi e bagni, divenne modernamente funzionale alle esigenze della città fascista.

L’edificio “Sogni” come si presentava prima del restauro.

Nel dopoguerra l’edificio diventò di proprietà privata e, come spesso accadde in quegli anni, i suoi prospetti vennero profondamente modificati. L’immobile fu però acquistato dall’Amministrazione comunale che, con un’idea volta al futuro, lo riportò indietro nel tempo fino a recuperare le linee originali. Fu in quel momento che nacque il nome SOGNI. Per descrivere la nuova destinazione d’uso degli spazi interni che furono dedicati a contenere moderne start-up. L’edificio azzurro è oggi sede di mostre ed eventi. La sua facciata è la più fotografata dai giovani.

“Sogni”, l’edificio di Tresigallo più fotografato dai giovani.

Alle spalle dell’edificio “Sogni” troviamo la “Torre dell’acquedotto” che svetta e contrasta per la sua colorazione. La rievocazione delle torri di Giorgio De Chirico nelle numerose versioni di “Piazza d’Italia” o nell’ “Enigma della partenza” è evidente.

La torre dell’Acquedotto di Tresigallo.
L’interno della Torre dell’Acquedotto di Tresigallo.