Villa Perelli

Nome attuale: Residence Touring
Nome originale: Villa Perelli

Città: Cervia
Frazione: Milano Marittima
Indirizzo: viale Giacomo Matteotti n.90

Anno di realizzazione: 1940-1941
Progettista: ing. arch. Mario Cavallè
Committenza: Guglielmo Perelli
Stile architettonico: Razionalismo con caratterizzazioni Decò – Eclettismo moderno

Interno visitabile: no
Note: Si differenzia per originalità dei prospetti da tulle le ville novecentesche di Cervia e Milano Marittima

Villa Perelli, poi Residence Touring. Milano Marittima (Cervia)

La bellissima “villa Perelli” fu realizzata nel 1940 dall’ingegnere e architetto milanese Mario Cavallè per il ricco industriale Guglielmo Perelli. Cavallè fu uno dei maggiori progettisti italiani di sale cinematografiche. La sua originalità diede vita a progetti sperimentali anche nell’ambito dell’edilizia abitativa come nel caso delle “Case Igloo” e delle “Case a Fungo” nel quartiere Maggiolina a Milano. Nella “villa Perelli” di Milano Marittima il progettista fece dialogare diversi stili architettonici creando un Eclettismo “moderno” di grande effetto. E’ presente il Razionalismo nelle forme e nell’uso dei materiali, il Decò per l’inserimento delle particolari colonne e del portale, e il Classicismo per le linee generali.
La villa, immersa nella pineta, era spesso teatro lussuose serate di gala. La sua sofisticata immagine ha dato vita a numerose leggende legate alla sua frequentazione, tra le altre quella di Mussolini ospite nella preziosa sala da pranzo pavimentata di marmo giallo per una gustosa tagliatella al ragù. La villa fu presentata sulla rivista “L’Architettura italiana” del giugno 1942. Dopo essere stata sede di uffici militari alleati e abitazione per sfollati, nel 1950 cambiò proprietario e divenne Residence Touring. Mantenne il tenore e l’eleganza delle origini proponendo feste sulle terrazze e partite di tennis sul campo privato.

Il Residence Touring, ex villa Perelli, in una cartolina degli anni ’50. Edizioni Barbanti Maria Bar tabacchi.

L’edificio può essere scomposto in due corpi. Un parallelepipedo verticale che contiene il corpo scale e i servizi su due piani e poi al terzo la villa vera e propria che si sviluppa in lunghezza su un ampio sbalzo aggettante a rotonda (m. 12×10) poggiato su cinque colonne il cui fusto rastremato in basso ricorda il modello egizio del fiore di loto. Il risultato è una struttura che si eleva, sospesa nella pineta, all’altezza delle chiome degli alberi, in cui Cavallé applica il motivo della rotonda che si troverà in molti altri suoi progetti.

Il Residence Touring, ex villa Perelli, in una cartolina degli anni ’50.

L’inserimento successivo di un corpo di fabbrica di quattro piani sul retro, ideato per la trasformazione in struttura ricettiva, se da un lato ha appesantito il complesso dell’edificio, dall’altro ha salvaguardato la percezione della parte anteriore. Sul fronte era presente un patio in cui il Touring aveva inserito un bar all’aperto. Oggi non è più presente. I danni del fortunale del 2019 che hanno causato la caduta di molti pini hanno mutato il rapporto della villa con l’ambiente circostante spogliando la struttura da una vegetazione che, causa l’abbandono dell’immobile, stava prendendo il sopravvento.