Colonia Varese

Nome Attuale: Colonia Varese
Nome Originale: Colonia Marina Costanzo Ciano

Città: Cervia
Frazione: Milano Marittima
Indirizzo: via Matteotti n. 182

Anno di realizzazione: 1937 – 1938
Progettista: arch. Mario Loreti, CMC (Cooperativa Muratori e Cementisti) costruttore
Committenza: Federazione dei Fasci di Combattimento di Varese
Stile architettonico: Razionalismo

Interno visitabile: no
Note: la Colonia Varese è inserita in un itinerario dedicato in questa guida
in stato di abbandono dagli anni Cinquanta
di proprietà della Regione Emilia Romagna

La “Colonia Varese” di Milano Marittima vista dall’arenile di sua competenza oggi inserito nel Parco regionale del Delta del Po.

Il compito delle colonie marine volute dal fascismo fu quello di curare e plasmare ideologicamente i giovani italiani, ma la grande struttura ricettiva realizzata dai Fasci di combattimento di Varese fu utilizzata con lo scopo originario per brevissimo tempo. Inaugurata nell’estate del 1939, già dal giugno del ’40 ospitò un gruppo di figli di italiani residenti a Tripoli costretti al rimpatrio a causa dell’emergenza bellica. Dalla fine del 1940 al 1943 fu trasformata in ospedale militare territoriale per essere poi occupata dalle truppe tedesche e usata anche come carcere militare fino all’ottobre del ’44. Tra il 1944 e 1945 fu utilizzata come area al servizio dell’aeroporto militare costruito in pineta dall’esercito Alleato.
Nel 1947 la colonia fu riattivata con la gestione dell’ “Ente Gioventù italiana” che aveva ereditato i beni della GIL (Gioventù Italiana del Littorio). Parzialmente danneggiata nel periodo bellico fu interessata negli anni da lavori di messa in sicurezza tra cui la demolizione e ricostruzione delle caratteristiche rampe centrali. Dopo circa 10 anni di funzionamento nel 1957 venne però sgomberata e chiusa definitivamente per pericoli di crollo. In seguito alla soppressione dell’Ente, nel 1975 la Varese diventò parte del patrimonio della Regione Emilia-Romagna. L’area su cui sorge l’edificio e la spiaggia antistante fanno oggi parte del “Parco regionale del Delta del Po”.

La “Colonia Varese” di Milano Marittima in un’immagine degli anni Trenta.
La “Colonia Varese” di Milano Marittima in un’immagine realizzata al completamento dei lavori e poi riutilizzata nel dopoguerra.

La particolare scenografia proposta dalla colonia marina Varese in abbandono ha fatto da sfondo a più di un set cinematografico. In particolare tra i suoi muri sono state girate alcune scene di Zeder, un film horror di Pupi Avati del 1983 con Gabriele Lavia, e di Troppo sole un film comico di Giuseppe Bertolucci del 1994 con Sabina Guzzanti. E’ del 1992 Sabato italiano, di Luciano Manuzzi, pellicola che affronta il tema delle “stragi del sabato sera”.

Un’immagine tratta dal film di Pupi Avati: Zeder. Gabriele Lavia corre nei meandri della colonia Varese.

L’edificio, pensato per ospitare contemporaneamente 800 bambini, insiste su un lotto di 60.928 mq per un volume pieno di 62.176 mc distribuiti su cinque piani. La struttura ha un impianto fortemente simmetrico con il corpo centrale caratterizzato dalla griglia in cemento armato di sostegno alle due rampe inclinate che, anche in origine, avevano la caratteristica di incrociarsi senza mai comunicare tra loro. I due percorsi conducevano rispettivamente all’ala femminile e a quella maschile. Sui lati sono presenti corpi di servizio a due piani. Innestate agli estremi del corpo centrale, due ali a cinque piani protese verso la spiaggia, contenevano i capienti dormitori.