Casa del Merletto

Nome attuale: Circolo culturale
Nome originale: Casa del Merletto o Casa del Ricamo, poi Circolo Amici

CittàTresigallo (FE)
Indirizzo: viale Giuseppe Verdi n. 18

Anno di realizzazione: 1935
Progettista: Carlo Frighi su idea di Edmondo Rossoni
Committenza: SERTIA
Stile architettonico: Modernista – Littorio con richiami a soluzioni razionaliste – Eclettismo

Interno visitabile: su richiesta
Note: la Casa del Merletto è inserita in un percorso dedicato in questa guida vincolo di Soprintendenza – rilevanza storico artistica

La “Casa del Merletto” di Tresigallo. Nel dopoguerra Circolo Amici.

In via XVIII ottobre (data della marcia su Roma) sul fronte di quello che oggi è viale Giuseppe Verdi a Tresigallo, durante il Ventennio furono costruiti numerosi edifici pubblici. Tutti portano uno stile che rimanda alle scelte architettoniche caratteristiche del periodo. I prospetti, quasi sempre suggeriti dal ministro dell’Agricoltura Edmondo Rossoni, furono nella maggior parte firmati da Carlo Frighi, l’ingegnere di fiducia del potente gerarca tresigallese. Troviamo la Scuola Elemetare, la Caserma dei Regi Carabinieri, la “Scuola del Merletto”, il famoso portico che conduce a piazza Italia, l’albergo Italia, la casa della Madre e del Bambino, l’albergo Domus Tua, la sala da ballo Domus Tua e, a chiudere la quinta, il Campo Sportivo con il monumentale ingresso. Nell’operazione di ammodernamento e industrializzazione del vecchio borgo ferrarese, il potente ministro spinse per accelerare i tempi di completamento dei lavori degli edifici pubblici e degli interventi urbani. Era consapevole, Rossoni, che l’opera di rifondazione della città, lontana dalle approvazioni di Mussolini e dello Stato, non sarebbe durata a lungo. E che le ingenti somme da lui procurate sarebbero venute a mancare. E così fu.

Iniziata nel 1934 e terminata nel ’35, la “Casa del Merletto” fu uno dei primi edifici realizzati a Tresigallo. Doveva essere la sede di una scuola di cucito per le ragazze madri e disoccupate, un luogo pensato per offrire opportunità didattiche propedeutiche all’inserimento nel mondo del lavoro. Fu di proprietà della SERTIA, la società fondata dallo zio di Rossoni per gestire i flussi finanziari, le costruzioni e gli espropri dell’enorme “cantiere Tresigallo”. Interessante è la presenza simile e complementare, appena oltre la strada, della “Casa della Madre e del Bambino” dell’ONMI. Il prospetto della “Casa del Merletto” appare legato a molti aspetti costruttivi tradizionali e il tentativo di risolvere l’esigenza di modernità viene parzialmente risolto con l’utilizzo di due pesanti torri cilindriche. Alla torre di destra è stata applicata una finestra a nastro verticale in ferro che richiama il Razionalismo e nello stesso concetto troviamo l’assenza di cornici nelle aperture del primo piano e la leggerezza delle piccole tettoie a sbalzo in calcestruzzo armato degli ingressi. Il tetto è però a due falde in materiale tradizionale. La conformazione delle coperture delle due torri viste dall’alto ricordano quelle di un piccolo castello e trasportano di fatto l’edificio in un ambito legato all’Eclettismo. Sulla torre di sinistra trova posto il balconcino/arengario, mentre quella di destra contiene la scala che porta all’unico piano superiore. Nel dopoguerra l’immobile fu acquistato del Circolo Culturale Amici che ne fece la propria prestigiosa sede. Attualmente è vuoto.

La struttura portante è in laterizio e i solai sono in latero cemento. Il tetto a falde è coperto in cotto. Ricorrente nei pavimenti è la Palladiana.