Bunker Regelbau 668

Nome attuale: Bunker Regelbau 668
Nome originale: Bunker Regelbau 668 + Tobruk Vf58c

Città: Cervia
Frazione: Milano Marittima
Inditizzo: Lungomare Ettore Sovera – via Pietro Mascagni

Anno di realizzazione: 1944
Progettista: Organizzazione Todt dal nome dell’ideatore Fritz Todt
Committenza: Esercito tedesco – Wehrmacht
Stile architettonico: architettura militare

Interno visitabile: Si su prenotazione
Note: il Bunker Regelbau è inserito in un itinerario dedicato in questa guida
affresco all’interno della sala principale
struttura inserita nel Catalogo generale dei beni culturali, sottoposta a tutela nella competenza della Soprintendenza
altre informazioni sul sito La linea Galla Placidia (https://lalineagallaplacidia.it).

Il bunker Regelbau di Milano Marittima con affianco il più piccolo Tobruk .

Il Regelbau 668 di Milano marittima è un’importante testimonianza della più recente storia bellica mondiale. Il suo restauro ha offerto un racconto inedito di vita vissuta in un tragico momento di distruzione e morte. Oltre a proporre una struttura in ottime condizioni, il suo interno ha infatti restituito inaspettatamente un dipinto murale che un militare tedesco sconosciuto ha realizzato in quei momenti drammatici. In quei momenti di “follia”.

Il bunker Regelbau di Milano Marittima nel 1952. Il ragazzo all’ingresso è Gianpaolo Venturi.
Il bunker Regelbau di Milano Marittima prima dei restauri.

Il Regelbau 668 è un edificio fortificato a pianta quadrata realizzato in calcestruzzo in getto d’opera. Progettato per essere interrato, fu usato dai tedeschi come rifugio militare contro l’avanzata degli Alleati. Il suo interno è composto da un pianerottolo e da alcuni gradini discendenti sull’ingresso che fungeva da “corridoio di combattimento”. Era difficile per un aggressore effettuare l’intrusione senza essere bloccato in quel piccolo spazio. La porta blindata a tenuta stagna si apre su una camera standard. Perpendicolarmente, un’ulteriore porta blindata conduce a una piccola stanza in cui è presente un “otturatore” di emergenza: una porta che si affaccia su un’uscita.
E’ stato ricostruito l’arredo interno con materiali originali provenienti da una collezione privata. Sono presenti una stufa, il periscopio, l’antenna radio, tre letti a castello a due posti, un tavolo centrale. Poteva ospitare sei uomini. Le dimensioni: larghezza 7,65 m, lunghezza 8 m, muri 1,5 m di spessore. Davanti alla porta d’ingresso sono riaffiorati un pianerottolo e alcuni gradini che costeggiano un muro anti scheggia. Si tratta di un percorso che conduceva ad un tunnel semi sotterraneo che serviva a collegare il Regelbau al bunker Tobruk adiacente. Quest’ultimo fungeva da postazione di tiro.

L’interno del bunker Regelbau 668 di Milano Marittima.
L’interno del bunker Regelbau 668 di Milano Marittima con la misteriosa pittura murale.

All’interno troviamo un particolarissimo dipinto recentemente restaurato. L’opera presenta l’immagine di un gatto e un cane a guardia di una misteriosa corona sovrastata da un verso modificato del poeta filosofo del Settecento Johann Christoph Friedrich von Schiller, figlio di un medico militare: È pericoloso svegliare il leone, il dente della tigre è fatale, ma la cosa più spaventosa di tutte è l’uomo nella sua follia!

Il Regelbau 668, insieme agli altri presenti sul Lungomare cervese, è meta di importanti visite guidate per scuole e turisti. Il bunker fa parte di un’area musealizzata inserita nel tracciato del lungomare ciclopedonale composto da parte del sistema anticarro a Denti di Drago e un bunker di dimensioni minori modello Tobruk Vf58c. Le strutture si inseriscono nel complesso difensivo costiero denominato Linea Galla Placidia impostato dalla Whermacht tra la fine del 1943 e l’inizio del 1944. In particolare la costruzione della sezione cervese della linea è databile al gennaio-febbraio 1944 con l’istituzione e lo sgombero di un’area militarizzata da parte del Comando militare tedesco. Il sistema di difesa era costituito da una doppia linea di denti di drago con funzione anticarro e antisbarco che partendo dalla riva sinistra del porto si allargava in un’ampia curva per poi proseguire all’interno fino ad attraversare il viale Vittorio Veneto, per una lunghezza complessiva di circa 800 m. A rinforzo della linea anticarro erano stati costruiti 14 bunker di dimensioni e con funzioni diverse. Mentre i denti di drago sono stati in gran parte eliminati, i bunker sono ancora in sito, spesso interrati, inglobati nei cortili delle abitazioni o lungo i marciapiedi.