Nome attuale: Chiesa di Sant’Apollinare
Nome originale: Chiesa di Sant’Apollinare
Città: Tresigallo (FE)
Indirizzo: piazza Italia n. 10
Anno di realizzazione: XII secolo, facciata settecentesca, restauro stilistico 1937
Progettista: Carlo Frighi (restauro)
Committenza: pubblica
Stile architettonico: Classicismo
Interno visitabile: si
Note: S. Apollinare e il portico sono inseriti in un percorso dedicato in questa guida
vincolo di Soprintendenza – rilevanza storico artistica.
Il nucleo più antico di Tresigallo è rappresentato dalla chiesa di S. Apollinare. La pieve, citata in documenti del XI secolo, giunse al Novecento con sembianze settecentesche, ma del suo disegno stilistico oggi non troviamo praticamente nulla. Gli interni sono stati modificati negli anni Sessanta, ma già nel 1937 l’immobile sacro fu oggetto di interventi sostanziali che ne stravolsero completamente la facciata, il sagrato e le aree limitrofe. Tale intervento fu pianificato da Edmondo Rossoni, potente ministro dell’Agricoltura, nell’ambito della sua opera di rifondazione della città di Tresigallo, e porta la firma dell’ingegner Carlo Frighi, tecnico di fiducia dello stesso gerarca fascista. Con l’intervento urbanistico del ’37 fu definita la fisionomia di piazza Italia realizzando, tra l’altro, il loggiato che oggi raffigura una delle strutture più rappresentative della città. Quel porticato realizzato in “moderno” stile Neoclassico ha contribuito a forgiare per Tresigallo il marchio turistico di “Città metafisica”.
La facciata della chiesa è stata completamente trasformata. E’ stata rivestita e le sono stati applicati un nuovo portale e alcuni bassorilievi che raccontano scene di vita del vescovo e martire Apollinare. Il loggiato è stato realizzato sul perimetro del sagrato addossandolo in parte all’edificio dell’asilo. L’elegante porticato prosegue con un interessante percorso curvilineo su via Giuseppe Verdi dove si affacciano alcune attività pubbliche. Alla sommità della struttura sono presenti significative formelle che nell’immagine contengono una vasta iconografia delle antiche attività produttive del territorio: la pesca e l’agricoltura, senza però tralasciare diversi aspetti legati alla guerra.
Sempre su piazza Italia si affaccia l’Asilo infantile, un edificio costruito nel 1926 utilizzando parzialmente uno stabile esistente. Anche l’asilo fu rivisitato nello stile con l’intervento urbanistico del ’37. Di estremo interesse è il terrazzino che sostiene a uso di parapetto un altorilievo a comporre il “Sacrario ai Caduti”. La scritta sottostante recita: Il sacrificio degli Eroi arde perenne. Completano l’impianto iconografico la data del XIV EF (1936) delimitata da due gladi e alla sommità dell’ingresso/torre littoria un libro aperto è affiancato da due pale da lavoro e da due fucili.