Caserma Carabinieri

Nome attuale: Caserma Carabinieri
Nome originale: Casa Littoria –  Casa del Fascio

Città: Tresigallo (FE)
Indirizzo: via Roma n. 48

Anno di realizzazione: 1937
Progettista: arch. Carlo Frighi su idea di Edmondo Rossoni
Committenza: pubblica
Stile architettonico: Razionalismo

Interno visitabile: no
Note: la Caserma dei Carabinieri (ex Casa del fascio) è inserita in un percorso dedicato in questa guida
vincolo di Soprintendenza – rilevanza storico artistica

La ex “Casa del fascio” di Tresigallo oggi “Caserma dei Carabinieri”.

La presenza dello Stato fascista garante e ammonitore si respira in ogni angolo della città “progettata” dal potente ministro Edmondo Rossoni. Ma è il viale Roma, già via Edmondo Rossoni e via Principale, a detenere il primato di architetture che si elevano per valore politico. Con un telegramma inviato ai prefetti nel luglio 1931 Mussolini ordinò che: Con l’inizio dell’anno decimo tutti i centri urbani dei Comuni debbano avere una via – non secondaria – col nome di “Roma”. E la “Casa Littoria” della Tresigallo fascista fu costruita proprio nel corso Roma, l’asse urbano delle funzioni pubbliche. La via delle parate e delle marce in camicia nera. Delle scenografie. Quel rettilineo si riempiva di rigidi schieramenti quando il potente ministro Rossoni arringava la folla dal balcone della “Casa del Fascio”.

Il bel disegno razionalista dell’edificio ” firmato” da Carlo Frighi, tecnico di riferimento della nuova Tresigallo rossoniana, presenta la dotazione abituale delle case del fascio. Parliamo della torre littoria e dell’arengario, elementi costruttivi imposti dall’esigenza del partito di vigilare, rappresentare e comunicare. Nello specifico Frighi li evidenziò con un accorgimento non proprio Razionale ma decisamente efficace: quello di nobilitarli esternamente con lastre di Travertino, in contrapposizione al restante intonaco. All’interno dell’edificio non manca la sala delle riunioni: si tratta di un grande vano ad abside che mostra un soffitto in vetro cemento sotto la cui ambientazione si consumarono anche cene e feste da ballo. Sono presenti uffici, servizi igienici e sale supplementari. Tutta la copertura è piana. L’interessante sfalsamento dei volumi dona all’immobile una naturale monumentalità. Oggi è la sede della caserma del Carabinieri. L’edificio spicca, come la maggior parte delle strutture restaurate nella Tresigallo attuale, per una studiata e riuscita colorazione delle facciate.

Affianco alla “Casa Littoria” troviamo un frammento di piacevole Futurismo. Si tratta dell’insegna che indicava la presenza del Bar Roma. Lo stabile che ospitava il bar è arretrato sulla strada rispetto alla più importante “Casa del Fascio”. In questo caso l’abbandono dell’immobile e quindi la mancanza di interventi edilizi nel secondo Novecento, ha determinato la salvezza dell’iscrizione in pietra. Sul lato opposto della strada si affaccia il cinema Teatro progettato da Frighi nel 1934. Oggi è il Teatro 900.

La famosa scritta “Bar Roma” nella omonima via di Tresigallo.
La galleria del cinema-teatro di Tresigallo. Particolare dell’arredamento.